L’AQUILA – La galleria più lunga d’Italia, il Traforo del Gran Sasso, diventa anche la più innovativa in materia di tecnologia della sicurezza. Oggi è stato inaugurato e mostrato in movimento il drone I-Tunnel, un dispositivo automatizzato antincendio, una tecnologia italiana all’avanguardia nel mondo, progettato e costruito da Gsa. «La giornata di oggi dimostra che l’innovazione italiana e abruzzese, rappresenta un’eccellenza a livello internazionale. Questa è un esempio dell’Italia che sa coltivare la dorsale della ricerca e dell’imprenditoria – ha dichiarato a margine della presentazione Riccardo Nencini, vice ministro Infrastrutture e Trasporti -». Strada dei Parchi investe in nuove tecnologie e punta al costante miglioramento del servizio ai viaggiatori. Il nuovo dispositivo antincendio I-Tunnel andrà ad affiancare una squadra di emergenza in motocicletta già attiva sul tratto autostradale, ne potenzierà l’efficienza per l’incolumità dei viaggiatori. Il Traforo del Gran Sasso con i suoi 10,176 metri è la galleria a doppia canna più lunga d’Europa e la 12° nel mondo. «Ringrazio chi ha messo in campo questa straordinaria innovazione – ha detto nel suo intervento il Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso – che va nella direzione della protezione di un’eccellenza come il laboratorio del Gran Sasso. La giornata di oggi ha un grande valore formativo per le istituzioni e per il mondo imprenditoriale, si è agito in un’ottica di prevenzione, mettendo in sicurezza un’area sensibile, non siamo di fronte ad un intervento avvenuto dopo una catastrofe. In Italia questo è un fatto straordinario. Garantire la circolazione in sicurezza, cucire prodotti innovativi in galleria e soprattutto nei viadotti, questo sarà il mio impegno». «Sin dal primo momento abbiamo dato grande attenzione alla sicurezza dell’utenza- ha detto nel suo intervento Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi – uno dei primi interventi è stato il raddoppio della Teramo mare, quindi il completamento della complanari, con l’immissione del traffico su 8 corsie e la divisione tra viabilità locale e di lunga percorrenza. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle il terremoto, pur avendo ricevuto danni pesanti, siamo riusciti a far passare i mezzi di soccorso, ne siamo fieri. Questa autostrada è un collegamento tra est e ovest, fondamentale in caso di episodi sismici come quelli nel 2006. Abbiamo presentato il 4 dicembre scorso la quarta proposta di un importante piano finanziario per mettere in sicurezza per i prossimi 100 anni l’autostrada adeguando viadotti e impianti, sostituendo le barriere dell’impatto acustico, abbiamo la speranza di portare a termine questo progetto in breve tempo, qualche anno». «Sono entusiasta dell’avvio in uno scenario operativo di iTunnel: oggi comincia l’esperienza di una tecnologia assolutamente innovativa – aggiunge Alessandro Pedone, azionista GSA – un appuntamento importante sia dal punto di vista della sicurezza infrastrutturale che da quello del sostegno dello sviluppo scientifico, che metterà in ulteriore protezione la galleria di accesso ai Laboratori del Gran Sasso. Con i suoi 400 metri di binario, i 4 monitor fissi e i suoi 2 carrelli mobile, il dispositivo Itunnel a partire da oggi sarà operativo nella Galleria del Gran Sasso. Crediamo in questo progetto: da oltre tre anni é impegnato un team composto da dirigenti e tecnici, con un investimento di start up complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro di tecnologie, progettazione e lavori».
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